IL FANTASMA DEL CASTELLO DI TREZZO SULL’ADDA

Nel 2004 il Centro di Ricerche Operativo sul Paranormale si recò al castello di Trezzo sull’Adda per svolgere un’indagine. In tale occasione, tra le altre cose, si riuscì a scattare una foto interessante, a quello che sembrava essere un fantasma.

IL TESORO DEL BARBAROSSA

Il Castello di Trezzo si erge sulla riva del fiume Adda, in provincia di Milano. Nel corso degli anni, dal 2003 in poi, ci siamo recati lì in varie occasioni per esplorare le sue rovine storiche e scoprire le leggende che lo circondano. Costruito originariamente in epoca longobarda, divenne in seguito una roccaforte per l’imperatore Federico Barbarossa e poi un importante presidio dei Visconti. Secondo la leggenda, il castello cela un grande tesoro, appartenuto proprio a Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero nella seconda metà del XII secolo. Ma oltre al tesoro, vi sono racconti di fantasmi, interi eserciti che infestano le sue mura e lo stesso Barbarossa, che si dice vegli sul suo prezioso bottino.

TORTURE MEDIEVALI

All’interno del castello si trovano due pozzi. Uno di questi, secondo la tradizione, veniva utilizzato dai Visconti per eliminare gli ospiti sgraditi e i nemici catturati, gettandoli nelle sue profondità o torturandoli. Nelle umide caverne sotterranee si trova infatti la cosiddetta “Stanza della Goccia”, dove l’acqua che gocciola continuamente dal soffitto veniva usata come strumento di tortura. I prigionieri venivano legati sotto una di queste gocce, che col tempo scalfiva il loro cranio, portando a una morte lenta e dolorosa. Nei sotterranei ci sono anche macchie rosse che, si dice, siano il sangue delle molte persone morte lì, che trasuda dalla roccia per ricordare a tutti quegli antichi e cupi eventi. Tra questi sventurati vi sarebbe stata anche la figlia di Bernabò Visconti, accusata di essersi innamorata di un umile stalliere. Entrambi morirono tragicamente, e Bernabò stesso, anni dopo, fu avvelenato nel castello su ordine del nipote Gian Galeazzo Visconti, che ambiva al suo potere.

LO SCHELETRO DEL GIGANTE LONGOBARDO

Ma i misteri del Castello di Trezzo non finiscono qui. Recenti scavi archeologici hanno portato alla luce uno scheletro longobardo, appartenente probabilmente a un personaggio importante, data la ricchezza del corredo funerario ritrovato. In modo curioso, dalle ossa si evince che quest’uomo doveva essere alto più di due metri, forse addirittura 2,4 metri: un vero gigante dell’antichità! Si dice che il corpo faticava a stare nella tomba, e che i suoi resti furono riposti in un sepolcro appositamente modificato.

MISTERIOSE GALLERIE OSTRUITE

Proseguendo l’esplorazione nei sotterranei del castello, si arriva a una porta che, ormai, non conduce più da nessuna parte: il soffitto è crollato, impedendo il passaggio. Tuttavia, si ritiene che questo portale conducesse a un sistema di gallerie sotterranee, esteso per chilometri e, forse, passando anche sotto il fiume Adda, collegava il castello ad altri manieri vicini. Passaggi simili erano comuni nel Medioevo e venivano utilizzati in caso di assedio per fuggire senza passare dalla porta principale. Alcuni credono che proprio in queste gallerie, chiuse ormai dal tempo, possa trovarsi nascosto il tesoro di Barbarossa.

L’ESERCITO FANTASMA

Durante la Seconda Guerra Mondiale, alcuni soldati tedeschi che si erano accampati nel castello riportarono esperienze paranormali. Una notte, furono svegliati da strani rumori e si trovarono davanti soldati in antiche armature che li invitarono a unirsi a loro. I soldati furono condotti al cospetto del loro signore e serviti da bere. La mattina seguente pensarono di aver fatto un sogno bizzarro, ma, raccontandosi l’accaduto, scoprirono di aver avuto tutti la stessa visione. Si pensò subito ai fantasmi di un vecchio esercito, forse guidato dal leggendario Barbarossa.

IL FANTASMA DELLA DAMA

Non mancano poi le apparizioni di figure femminili spettrali, tra cui una delle figlie di Bernabò Visconti, condannata per essersi innamorata di uno stalliere. La ragazza fu gettata in un pozzo in cui erano state disposte delle lame per eliminare i nemici. Altri, invece, venivano lasciati nella “Stanza della Goccia,” dove la tortura psicologica e fisica dell’acqua era il preludio a una lenta agonia. Fu proprio in questo castello che Bernabò Visconti trovò la morte nel dicembre del 1385, avvelenato dal nipote Gian Galeazzo, che ambiva a prendere il suo posto.

IL CAVALIERE FANTASMA SI LASCIA FOTOGRAFARE

Noi del C.R.O.P. ci siamo recati al castello in diverse occasioni. L’8 settembre 2004, durante una delle nostre visite, ci siamo imbattuti in strani fenomeni. Due dei nostri collaboratori, in diversi momenti e luoghi del castello, hanno sentito un coro di voci femminili, simili a canti o preghiere. Valentino Rocchi, membro del C.U.N. (Centro Ufologico Nazionale), ci ha raccontato di aver percepito chiaramente questi suoni, che “sembravano dei mantra”. Anche il nostro galvanometro, strumento per misurare le microcorrenti, ha rilevato attività anomala, anche se l’effetto potrebbe essere stato influenzato dal fiume sotterraneo che scorre sotto il castello.

La foto al presunto fantasma di Trezzo sull’Adda (C.R.O.P. 2004).

Il momento più sorprendente è arrivato durante lo sviluppo delle foto scattate: in una di queste, appare una sagoma antropomorfa. La figura, rivolta verso le scale che conducono alle stanze inferiori, somiglia a un cavaliere in armatura. Si distinguono chiaramente la parte superiore del corpo e, con un po’ di attenzione, si può intravedere anche il braccio sinistro. Potrebbe trattarsi del fantasma di Bernabò Visconti, o forse di un cavaliere che un tempo vi dimorava? Tale fotografia è stata esaminata anche da Matteo Stoppini, membro del C.I.O. (Centro Investigazioni Occulte), il quale ne ha attestato l’autenticità.

Vi invitiamo a seguirci, anche sul nostro canale YouTube, per saperne di più sui misteri del Castello di Trezzo sull’Adda.

GIORGIO PASTORE

Summary

The Trezzo Castle, located on the banks of the Adda River in the province of Milan, is a historical site steeped in legends and mysteries. Originally constructed during the Lombard era, it later became a stronghold for Emperor Frederick Barbarossa and then passed to the Visconti family. Legend has it that the castle hides a treasure once belonging to Barbarossa himself, along with numerous ghostly tales. Visitors report sightings of ghostly armies and the spirit of Barbarossa, who is said to guard his treasure.

The castle’s dungeons include grim features like the “Room of the Drop,” where prisoners endured a slow, torturous death from dripping water that eroded their skulls. Another chilling legend speaks of Bernabò Visconti’s daughter, who was imprisoned and killed for falling in love with a stable boy. Further excavations revealed the skeleton of a towering Lombard warrior, over two meters tall, adding an air of ancient intrigue.

During World War II, German soldiers stationed there experienced strange apparitions, seemingly interacting with long-deceased knights in armor. The castle has also been the focus of paranormal investigations; during one visit in 2004, members of the C.R.O.P. team heard mysterious chanting and captured an unusual silhouette in a photograph, thought to resemble a knight.

The Trezzo Castle continues to captivate with its dark history, supernatural sightings, and hidden passages. It remains a site of fascination, where the past lingers and tantalizing clues hint at further undiscovered secrets.

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