I Fenomeni fortiani


Qui sopra: Charles Fort

Si dicono “fenomeni fortiani” tutte quelle manifestazioni anomale archiviate dal noto ricercatore Charles Fort (1874/1932) nel suo famoso “Libro dei Dannati” (a cui seguirono altri tre poderosi volumi). Per lo più, Fort tratta di piogge anomale, persone e oggetti che scompaiono nel nulla, fenomeni fisici e paranormali inspiegabili. Quello delle piogge anomale è un fenomeno molto documentato a cui gli scienziati ancor oggi non riescono a dare una spiegazione. Si tratterebbe di piogge di “cose” che normalmente non dovrebbero venire giù dal cielo, quali neve in stagioni calde, fiori, latte, fuoco, sangue, pezzi di carne, sassi (freddi e caldi), uova, frutta e persino animali come rane, pesci e persino mucche. E queste cadute misteriose sarebbero accertate fin dal passato. Singolare sarebbe la caduta di una strana sostanza fibrosa simile a bambagia composta prevalentemente di silicio, verificatasi in diverse occasioni, in concomitanza con l’avvistamento di UFO.

Le spiegazioni date dagli studiosi a tali fenomeni sono svariate. Si è pensato a trombe d’aria capaci di trasportare a grandi distanza tali oggetti, ma se si trattasse davvero di queste, perché riguarderebbe solo una categoria d’oggetti alla volta? Se si trattasse davvero di cicloni, assieme alle rane, ad esempio, si dovrebbero trovare erba, acqua, piante… invece no. Solo rane!

Charles Fort ipotizzò che sopra di noi vi fosse una sorta di Mare dei Sargassi, percorso da “navi” di ogni genere, che lasciavano cadere parte del loro carico sulla Terra. Alcuni hanno associato il fenomeno in questione col fenomeno UFO, ipotizzando che tali carichi siano fatti cadere giù da oggetti volanti di origine aliena (non si sa per quali motivi). E se tali oggetti fossero una sorta di segnale mandatoci qui da uomini di un’altra dimensione? Anche a questo fenomeno non si è ancora potuto dare una spiegazione razionale, approvata dalla scienza.

Giorgio Pastore

INTRODUZIONE AI FENOMENI FORTIANI

Molte volte, nel corso dei secoli, l’uomo ha assistito ad avvenimenti incredibili a cui non è riuscito mai a dare una risposta e che sono stati catalogati da Charles Fort, che li definì “fenomeni fortiani”. Fra questi fenomeni vi è l’apparizione di luci all’interno di grotte e soprattutto la caduta dal cielo di rane, pezzi di ghiaccio e di una strana sostanza chiamata capelli d’angelo, dei fili di un qualche materiale che si dissolvono al contatto tattile umano.

La caduta di oggetti e animali dal cielo è documentata sin dai tempi dell’antica Grecia, vale a dire quando un gruppo di filosofi sofisti, che si trovavano ad un simposio, videro dei pesci cadere dal cielo. Si dice che proprio in quella zona nei secoli precedenti fosse piovuta una grande quantità ininterrotta di pesce, tanto che una piovuta durò per circa tre giorni. La cosa bella è che anche la Bibbia narra di questi fenomeni fortiani: prendiamo la seconda piaga d’Egitto e vediamo come Dio stesso afferma di voler punire gli Egizi facendo piovere un’innumerevole quantità di rane.

Anche la settima piaga può essere definita un fenomeno fortiano: Dio fa piovere grandine mista a fuoco. Si dice che a Costantinopoli nel 472 d.C. sia piovuta della polvere nera che oscurò tutto il cielo per alcuni giorni. Ma a questo potrei dare io stesso una spiegazione plausibile. Avrete forse letto che nel 1882 eruttò il Krakatoa, un vulcano del Pacifico, che sprigionò una quantità immensa di cenere che giunse sino in Europa e cadde al suolo oscurando tutto il cielo per molti giorni. Forse in quell’anno potrebbe essere eruttato un vulcano (anche se mi devo informare su questo fatto) che avrebbe provocato gli effetti ripetutisi successivamente nel 1882.

Altre testimonianze riscontrano ancora analogie con la Bibbia, ad esempio nel 1110, in Armenia, nel lago Van, cadde un meteorite che colorò l’acqua di rosso (prima piaga d’Egitto) facendole perdere la propria potabilità. Inoltre quando cadde in Italia nel 1652 un meteorite, sul sito dell’impatto si ritrovò una stranissima gelatina “stellare”, mentre qualche anno dopo in Germania cadde una sostanza simile alla seta di colore azzurro.

Appartiene sempre al 1600 la caduta di una sostanza burrosa in vaste aree irlandesi, che, data ai buoi malati, riusciva a curarli. Per quanto concerne i capelli d’angelo, si può solo dire che sono dei fili, simili a delle ragnatele, che hanno fatto la loro prima apparizione nel 1741 e che da quell’anno in poi saranno sempre presenti nella maggior parte dei fenomeni fortiani. La spiegazione scientifica ai capelli d’angelo è attribuita al dottor Clark, del museo di storia naturale di Londra, secondo cui, i capelli d’angelo non sono altro se non la secrezione di una specie di ragni (dunque ragnatele) che secernono la loro sostanza nelle giornate calde autunnali: il loro prodotto, secreto in forma liquida, si solidifica con l’aria e cade sotto forma di tele imbrigliate. Ma Clark non è riuscito a spiegarsi perché dopo qualche minuto i fili scompaiono dalla mano. Ecco le sue stesse parole:

“Ritengo che una specie di ragni sia responsabile del fenomeno descritto. Questi particolari ragni appartengono in genere alla famiglia delle Linyphiidae, le cui uova si schiudono in autunno. In questa stagione, nelle giornate soleggiate e calde, specialmente con cospicua rugiada mattutina, i ragni cominciano a disperdersi e a migrare per colonizzare nuove aree dove la quantità di cibo è maggiore. Il metodo usato è quello aerostatico: quando il sole fa evaporare la rugiada si creano correnti calde ascendenti, il ragno corre verso la cima di una pianta o di qualunque punto elevato e, alzando la parte inferiore dell’addome, emette un globulo di seta liquida. Questa seta viene come “filata” dalle correnti d’aria ed indurisce man mano che esce. Quando il filo è abbastanza lungo per sostenere il ragno, questo lascia il suo appiglio e vola nell’aria (…) Il singolo filo è molto sottile e scarsamente visibile (…) ma quando si intreccia con altri fili è molto più facile da vedere ed appare robusto ed elastico. Non so come spiegare la scomparsa dei filamenti dopo esser stati tenuti in mano. Potrebbe essere dovuta al fatto che i fili del cordone in questione non fossero intrecciati e che, manipolati, si siano staccati l’uno dall’altro, diventando impalpabili. Il filo del ragno non può sciogliersi, perché non è soggetto all’azione del calore; in realtà è meno solubile della seta.”

Tuttavia, nessun ragno è stato trovato durante la caduta dei capelli d’angelo, bensì, come molti affermano, solo oggetti non identificati. Si prenda il caso della partita tra Fiorentina e Pistoiese nel 1954: i calciatori giocavano ma all’improvviso videro in cielo degli UFO che lanciavano dei capelli d’angelo, i quali, al contatto con i giocatori, svanivano nel nulla. Ai capelli d’angelo e agli animali si aggiungono anche molti strani oggetti, come ad esempio un oggetto maleodorante caduto, dopo aver provocato un grande bagliore, in Massachusetts, ricoperto di una peluria, di colore marrone cuoio, che però al contatto con l’aria era diventato come il colore del sangue venoso.

Cosa potevano essere poi quei tizzoni ardenti a forma di V caduti nel 1857 in Illinois, scagliati da una nube molto densa di modeste dimensioni? Sempre in quell’anno, in California cadde zucchero e molte signore, raccoltolo, ne fecero dello sciroppo. Eclatante è il caso della grandinata del 1908 a Saint-Etienne-les-Remiremont, in Francia, in cui i chicchi di grandine, perfettamente sferici, con alcune creste nella parte superiore, come se fossero messe su uno stampo, che rappresentavano il busto della “Madonna Degli Eremiti”, perfettamente inciso. Oppure è da rammentare che nel 1955 in Ohio un contadino, durante l’aratura, vide cadere delle gocce rosse dalla protuberanza di una densa nuvola verde, rossa e rosa.

Queste gocce, al contatto tattile, provocavano bruciore nelle parti colpite, come se si mettesse dell’alcool su una ferita aperta. Sembrava sangue, ma la cosa strana fu che distrusse tutta l’erba e l’albero di pesco del contadino. Due anni dopo in Francia caddero migliaia di banconote da 1000 franchi, ma nessuno ne rivendicò il possesso. Nel 1958, invece, in Louisiana, piovve per 2 ore e mezza solamente sopra una casa, mentre il resto del cielo era sereno. Il bello è che nessun meteorologo aveva previsto il fatto e di conseguenza non era riuscito tantomeno a capirlo. I fenomeni fortiani non consistono solo in caduta di oggetti dal cielo, ma anche dall’avvistamento di luci in movimento in cielo. Mi sto riferendo alle “earth lights”.

Secondo alcuni le earth lights potrebbero essere dei fulmini globulari, anche se ciò è stato smentito da alcuni contadini che dicevano che quotidianamente erano accompagnati al lavoro da queste piccole lucine. Queste luci sono state viste molte volte, anche nel 1996, a Oliver Castle, mentre sorvolavano il campo di grano, incidendo un crop circle. Le earth lights sono state avvistate anche nello spazio dai satelliti artificiali da noi mandati per studiare la Luna e gli altri corpi celesti. Per quanto riguarda l’Italia diciamo solo che ogni sera si vedono delle strani luci nei pressi della cittadina di Sassalbo (in provincia di Massa-Carrara), al confine tra Liguria e Toscana.

La popolazione è ormai abituata alla presenza di queste luci, che un tempo erano considerate le anime dei defunti che andavano a ritrovare i propri cari ancora in vita. Cosa sarà mai questa luce qui a sinistra? È forse di matrice extraterrestre, come d’altronde tutti i fenomeni fortiani? Esaminiamola meglio: Notiamo bene come varia il colore della sfera, che dal giallo centrale, diventa celeste nelle protuberanze. L’oggetto, al momento della ripresa, stava compiendo una specie di danza, assumendo diverse forme e colori.

Se fosse possibile comprendere il mistero che si cela dietro a queste insignificanti lucine, potremmo giungere alla risoluzione di uno dei più importanti enigmi della storia dell’uomo. Esistono dunque gli extraterrestri?

F.G.I.

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