Misteriose sfere di luce comparirebbero a volte in alcune foto e video. Da anni si cerca di capirne la natura e forse qualcuno ci è riuscito. Si tratta di semplici riflessi di luce, polvere o entità energetiche e spiritiche?
DEFINIZIONE DEGLI ORBS
Gli ORBS (“Orbital Reduction Ball Shine”, ovvero, “Piccole Palle Orbitali Brillanti”), oggi conosciute anche come ESVAP (“Electromagnetic Spheres with Variable Photosensitivity”, ovvero, “sfere elettromagnetiche a fotosensibilità variabile”) sono minuscole sfere composte da due campi elettromagnetici: un campo esterno caricato negativamente e un campo interno più piccolo caricato positivamente. Il nome deriverebbe anche dalla parola ORBE (dal latino “ORBIS“: circonferenza, cerchio, sfera, globo).
LA COMPOSIZIONE DEGLI ORBS
Gli ORBS non riflettono la luce, ma piuttosto la deviano, diventando di fatto invisibili. Tuttavia, spesso rimangono immortalati su fotografie e filmati. La loro visibilità dipende dalla presenza di una fonte luminosa esterna che attiverebbe una reazione nei loro campi elettromagnetici. Quando il campo esterno inizia a caricarsi positivamente, gli ORBS diventano visibili, raggiungendo la massima brillantezza quando entrambi i campi elettromagnetici sono completamente carichi. Essi appaiono nelle fotografie come sfere luminose formate da cerchi concentrici. Una volta che entrambi i campi si scaricano, gli Orbs diventano nuovamente invisibili, con un alone circolare esterno ben definito e un cerchio interno trasparente.
Gli ORBS possono essere osservati anche ad occhio nudo, specialmente in prossimità di una fonte luminosa, apparendo come piccoli puntini luminosi di colore bianco intenso.
COME RICONOSCERE UN ORB
- Un ORB per essere tale deve emettere luce propria;
- Deve essere circolare con sfere concentriche al suo interno;
- Deve spostarsi seguendo movimenti intenzionali e non casuali;
- Dovrebbe essere fotografato o ripreso da più foto/videocamere contemporaneamente.
INTERESSANTI TESTIMONIANZE
Nel libro Anime infitite, infiniti mondi, tra i tanti casi riportati, tratto anche quello di Raffaella, che conobbi molti anni fa. Lo riporto qui, perché potrebbe c’entrare con il fenomeno degli ORBS. A lei capitò solo un’unica volta di viaggiare in astrale. Ricordava ancora chiaramente quel fatto, anche se da allora erano trascorsi diversi anni. Raffaella viaggiò in astrale che era bambina. Mi raccontò di come, un giorno, lei si trovasse in casa, in camera sua, sdraiata sul letto. Sua madre e suo fratello, poco più grande di lei, si trovavano in cucina. Raffaella ricordava di essersi sentiva molto stanca. Durante la fase di dormiveglia, sentì come se il suo corpo stesse oscillando lungo un ipotetico perno che le attraversava la vita da sinistra a destra, così che quando le gambe andavano giù il busto andava su e viceversa. In realtà lei era ferma, immobile, ma la percezione che aveva era proprio quella. Oscillò sempre di più, fino a… staccarsi dal suo corpo. Si ritrovò a “volare” per le stanze e i corridoi della casa. Ad un tratto, giunse in cucina. In quel momento, suo fratello, che si trovava lì con sua madre, alzò gli occhi e per alcuni secondi “si guardarono”. Raffaella per molti anni credette di aver solamente sognato e non parlò mai con nessuno di quel sogno così strano, finché non ebbe il coraggio di raccontare quella sua strana esperienza a suo fratello. Quel che è più interessante è che lui non solo ascoltò con interesse quella storia, ma la confermò. Sì, perché lui stesso ricordava di aver visto, alcuni anni prima, vide una sfera di luce luminosa entrare in cucina. La vide volteggiare in alto, sul soffitto, per alcuni secondi per poi sparire. Raffaella a quel punto iniziò a credere che quella luce non fosse altro che lei stessa, ma sotto forma di luce, mentre si trovava in astrale. Sua madre non si era accorta di niente, ma suo fratello l’aveva vista (perché i bambini, rispetto agli adulti, riescono a vivere con più facilità certi fenomeni paranormali).
Il caso di Raffaella è molto interessante, perché ci troviamo di fronte a uno stesso fenomeno visto però da due punti di vista differenti. Tra l’altro, c’è un altro aspetto interessante su cui soffermarci un momento. Mentre Raffaella si trovava in astrale, suo fratello la vide sotto forma di una sfera luminosa volteggiare nell’aria (di un orb come quelli di cui abbiamo già parlato in precedenza). La stessa cosa, come già detto, successe a Giancarla (vedere il libro Anime inifinite, infiniti mondi, di Giorgio Pastore), la quale vide un qualcosa di simile e associò la sfera di luce al padre, morto poco tempo prima. Quindi, abbiamo due sfere luminose ma nel primo caso Raffaella era ancora in vita e stava viaggiando in astrale, il padre di Giancarla invece era uno spirito. Se così fosse, ciò potrebbe dimostrare che dopotutto non c’è molta differenza tra lo spirito di un vivo (in astrale) e lo spirito di un defunto (che ha abbandonato definitivamente il corpo fisico). Per questo motivo può capitare, quando si viaggia in astrale o si sogna, di vedere persone defunte. Quindi, praticamente, potremmo dire che una persona quando muore potrebbe “vivere” una sorta di sogno. Probabilmente, non c’è molta differenza, almeno nei primi istanti. Poi, lentamente, l’anima si distacca sempre più dal corpo, perdendo parte della propria individualità e preparandosi così a diventare un nuovo individuo.
CONCLUSIONI
Alcuni studiosi in occasione della conferenza “I Profeti”, dedicata agli ORBS e avvenuta a Sedona (Arizona) nel maggio del 2007, hanno avanzato teorie secondo cui gli ORBS sarebbero manifestazioni spirituali o entità disincarnate. Tuttavia, la comunità scientifica è divisa su questo argomento. Alcuni sostengono che potrebbero essere semplici fenomeni fisici mentre altri ritengono che abbiano implicazioni più profonde sulla nostra comprensione dell’universo. In definitiva, la ricerca sugli ORBS è ancora agli inizi, ma le fotografie e i video di questi fenomeni offrono spunti di riflessione interessanti, che potrebbero portare a una maggiore comprensione della realtà spirituale e fisica.
Giorgio Pastore