Nelle profondità della piana di Giza potrebbe nascondersi un grande segreto. Siamo forse vicini a scoprire le leggendarie Sale di Amenti?

Le recenti esplorazioni condotte sotto la Piramide di Chefren hanno portato alla luce qualcosa di sorprendente: una rete di camere, corridoi e strutture sotterranee mai documentate prima. Tra queste, cinque enigmatiche strutture denominate “Zed” e otto elementi cilindrici, tutti disposti secondo una logica non casuale e nascosti per centinaia di metri nel sottosuolo.
La scoperta si intreccia curiosamente con ciò che viene raccontato nelle antiche Tavole di Smeraldo, attribuite al misterioso Thoth l’Atlantideo. In questi testi, si parla di un luogo nascosto chiamato “le Sale di Amenti”, situato nelle profondità della Terra e accessibile solo attraverso un passaggio costruito proprio sotto la Grande Piramide. Le Sale sarebbero un regno sacro, custodito da potenti entità, depositarie della conoscenza universale.

Secondo il racconto, Thoth avrebbe edificato l’ingresso a questo spazio ultraterreno proprio in corrispondenza della Piramide di Cheope, come a voler indicare un punto preciso della geografia sacra.
Il Libro di Thoth
Il testo che tratta delle Sale di Amenti si trova principalmente all’interno delle cosiddette Tavole di Smeraldo di Thoth l’Atlantideo, un’opera attribuita a un leggendario sacerdote dell’antico Egitto, spesso identificato con la divinità Thoth. Il testo è esoterico, ricco di simbolismi, e la sua origine è controversa: molti studiosi lo ritengono un’opera moderna di inizio Novecento, mentre alcuni esoteristi lo considerano la trascrizione di antichi insegnamenti perduti.
Ecco un estratto rielaborato fedelmente (nella forma ma non nel contenuto esatto) dei passaggi in cui si menzionano le Sale di Amenti:
Dalle Tavole di Smeraldo – Tavola II e Tavola VI:
“Profondo nel cuore della Terra giacciono le Sale di Amenti, lontane nelle isole del tempo dimenticato. Là, sotto la fiamma della Vita eterna, siedono i Signori dei Cicli, viventi in corpi invisibili agli occhi degli uomini.”
“Condotto fui là dai Signori del ciclo, affinché potessi vedere le profondità del mistero. Là imparai i segreti del tempo e degli spazi nascosti. Vidi i portali che conducono alla creazione. Vidi il mistero del mondo non nato.”
“Là, nella profondità, io costruii il mio tempio. Costruii un passaggio verso le Sale d’Amenti, affinché possa scendere chi è puro di cuore e pronto a ricevere la luce.”
“Sotto la Grande Piramide io posi il mio potere, un passaggio verso il regno nascosto, affinché esso resti celato fino al tempo stabilito.”
“Molti verranno a cercare, pochi troveranno. Solo chi è degno potrà entrare e ricevere l’antica conoscenza. Vegliati sono i portali da quelli che conoscono il cammino tra i mondi.”
Le Tavole di Smeraldo di Thoth l’Atlantideo non sono un testo dell’antico Egitto canonico. L’opera è stata pubblicata per la prima volta nel 1930 da Maurice Doreal, un esoterista americano, che affermava di aver tradotto i testi originali da un linguaggio sconosciuto. Non ci sono manoscritti antichi ufficialmente riconosciuti dalle accademie egittologiche che confermino l’autenticità storica del contenuto.
Tuttavia, il fascino del testo risiede proprio nella sua ricchezza simbolica e nel mistero che evoca: un sapere nascosto sotto le sabbie del tempo, accessibile solo a chi è pronto a comprendere il linguaggio dell’universo.
L’indagine
Le corrispondenze tra queste antiche descrizioni e le attuali rilevazioni radar satellitari condotte dal team Corrado Malanga, Filippo Biondi e Armando Mei sono tanto sorprendenti quanto inquietanti.
Tutto questo riaccende il dibattito su un possibile legame tra le civiltà antiche e conoscenze tecnologiche avanzate, che sembrano travalicare i limiti della storia ufficiale. Se le stanze individuate sotto le piramidi corrispondessero davvero alle leggendarie Sale di Amenti, potremmo trovarci davanti a una scoperta destinata a riscrivere le nostre origini.

Tuttavia, senza un’indagine archeologica diretta, è prematuro trarre conclusioni definitive. La storia, la leggenda e la scienza si trovano oggi su un terreno comune, sospeso tra la meraviglia e il mistero.
GIORGIO PASTORE
Summary
A recent underground discovery beneath the Pyramid of Khafre reveals chambers and cylindrical structures that align with ancient descriptions from the Emerald Tablets of Thoth. Could these be the legendary Halls of Amenti?