THE ARRIVAL

Nel film “The Arrival” troviamo gli Eptapodi, degli extraterrestri simili a dei calamari. Facciamo un confronto tra fiction e realtà.

Il film “The Arrival” (2016), diretto da Denis Villeneuve e basato sul racconto “Story of Your Life” di Ted Chiang, esplora il contatto tra l’umanità e una specie aliena conosciuta come eptapodi. Questi esseri, dotati di una biologia e di una lingua completamente diverse da quelle umane, offrono una visione affascinante e complessa di come potrebbe avvenire un primo contatto con una civiltà extraterrestre. Ma quanto di ciò che viene mostrato nel film ha basi nella realtà scientifica?

Gli Eptapodi e la Loro Lingua

Nel film, gli eptapodi comunicano attraverso una lingua visiva complessa composta da simboli circolari che rappresentano concetti interi piuttosto che parole o suoni individuali. Questa rappresentazione è una metafora potente per le differenze radicali che potrebbero esistere tra le modalità di comunicazione umana e quelle di una specie extraterrestre. La lingua degli eptapodi, chiamata “Heptapod B”, non ha un ordine temporale lineare, rispecchiando la loro percezione del tempo come non lineare.

Realtà Scientifica: nessuna forma di vita extraterrestre è stata ancora confermata, ma gli scienziati concordano che la comunicazione con una civiltà aliena potrebbe essere estremamente complessa. Linguisti e astrobiologi speculano che, data la vasta diversità di possibili forme di vita, le lingue aliene potrebbero essere radicalmente diverse dalle nostre, sia nella struttura che nella forma.

La Biologia degli Eptapodi

Gli eptapodi hanno un aspetto unico, con sette arti che utilizzano sia per muoversi che per scrivere. La loro biologia non è solo esteticamente affascinante, ma anche funzionale per il tipo di linguaggio che usano.

Realtà Scientifica: la biologia aliena (o esobiologia) è uno dei campi più speculativi dell’astrobiologia. Considerando la varietà di ambienti che potrebbero esistere su altri pianeti, le forme di vita potrebbero evolversi in modi che non possiamo nemmeno immaginare. Gli eptapodi rappresentano una possibile idea di come potrebbe apparire una forma di vita basata su condizioni fisiche ed evolutive molto diverse dalle nostre.

Il Contatto con una Civiltà Extraterrestre

Il film esplora il tema del primo contatto e delle sfide che derivano dalla comunicazione con una specie completamente diversa. La protagonista, una linguista di nome Louise Banks, lavora per comprendere e tradurre la lingua degli eptapodi, un compito che richiede non solo conoscenze linguistiche, ma anche un cambio di paradigma nel modo di pensare e percepire il tempo.

Realtà Scientifica: la ricerca di vita extraterrestre è un campo attivo di studio. Programmi come il SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence) utilizzano radiotelescopi per cercare segnali provenienti da civiltà aliene. Anche se non abbiamo ancora trovato prove di vita intelligente al di fuori della Terra, gli scienziati considerano seriamente la possibilità di comunicare con civiltà extraterrestri e stanno sviluppando metodologie per interpretare eventuali messaggi.

Conclusione

The Arrival” offre una rappresentazione cinematografica affascinante e filosoficamente profonda di un primo contatto con una specie aliena. Gli eptapodi e il loro linguaggio sono creazioni di fantasia, ma il film solleva questioni reali e significative su come potrebbe avvenire una tale interazione. Tratta temi di linguistica, percezione del tempo, e la natura della comunicazione, che sono tutti rilevanti nel contesto della ricerca scientifica di vita extraterrestre. In definitiva, “The Arrival” ci invita a riflettere sulla diversità e sulla complessità della vita e della comunicazione, e amplia i nostri orizzonti su ciò che potrebbe esistere oltre il nostro pianeta.

GIORGIO PASTORE

Summary: The Heptapods in “The Arrival”: Between Fiction and Reality

The Arrival” (2016), directed by Denis Villeneuve and based on Ted Chiang’s story “Story of Your Life” explores human contact with an alien species called heptapods. These beings, with their unique biology and complex visual language, offer a fascinating perspective on potential first contact scenarios. In the film, the heptapods communicate through circular symbols representing entire concepts, reflecting their non-linear perception of time. While purely speculative, this concept aligns with scientific discussions on the possible complexities of alien communication.

The heptapods’ seven-limbed biology, used for movement and writing, highlights the potential diversity of extraterrestrial life forms, given different evolutionary pressures. The film’s depiction of first contact, focusing on linguistic and cognitive challenges, parallels real scientific efforts such as SETI’s search for extraterrestrial intelligence. “The Arrival” invites reflection on the diversity of life and communication, expanding our understanding of what might exist beyond Earth.

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